martedì 3 giugno 2008

3 Giugno trentacinquesimo giorno

Ci svegliamo presto senza indugiare stamattina, il primo pensiero e' che possiamo arrivare ed il secondo e' che ci sono dei problemi da gestire. La ghestiniza trovata in fondo alla giornata di ieri e' una delle piu' caratteristiche ha stanze grandi bagni all'esterno e docce a parte con catini gia' riempiti per far fronte alla mancanza d'acqua improvvisa . Anche il piccolo ristorante e' bello ha pareti rosso scuro e pavimenti in legno con un bancone nel lato lungo senza porta del rettangolo.
Mettiamo in Moto e andiamo.
Ci sono due segnalazioni chilometriche da Habarowsk a Vladivostok e differiscono di circa 35 km, si passa il primo a 191 e il secondo a 225.. 35 km, dopo 12500, stanno diventando importanti.
Facciamo il pieno, ripartiamo e la mia Moto si spegne. E' stanca, tutti quei rumori quei chilometri il fango l'acqua la polvere..cosa voglio ancora ? Mi ha portato a 131 Km da Vladivostok ed e' arrivato il momento di salutarla, eroica a 72000 Km ha detto che poteva bastare.
Togliamo un po' di roba , fa caldo e facciamo le prove che vanno fatte ma niente. Proviamo a spinta senza troppa convinzione giusto per non lasciare niente al caso.
Riparte.
Come nel "paradiso puo' attendere" dove un giovane Warren Beatty viene prelevato dal suo angelo custode senza aspettare il momento ultimo..la Moto riparte.
Adesso e' una volata a contare i Km e i primi pugni al cielo insieme ai vari "porca troia" " e allora!" le manate sulle carene delle Moto, la Moto che ritorna la Moto di Mauro adesso che e' arrivata, la Moto che devo battezzare con l'acqua del mare del Giappone la' dove ha visto la luce negli stabilimenti della Honda.
Arriva il budello di terra dove in fondo e' stata fondata la citta'.. sull'utima salita, sulla destra, il mare del Giappone.. Steven riprende gli ultimi chilometri e sulla segnalazione piu' breve appare il cartello : Vladivostok. E' finita.
Siamo arrivati con il vento nelle vele soffiato da casa e dalla moltitudine di persone che abbiamo incontrato in tutti questi Km, in Russia dove la gente ci ha salutato, sorriso, fotografato, stretto le mani, aiutato, ci ha fatto dormire nelle loro case , mangiare sulle loro tavole. Quando abbiamo avuto bisogno questa gente si e' spesa per noi in maniera commovente. Ci hanno voluto bene tutti. Siamo stati noi stessi sempre, senza maschere, siamo stati sulla strada con lo sguardo aperto a cio' che ci succedeva senza chiusure senza remore.
L'organizzazione di questo viaggio sebbene iniziata forse troppo presto si e' rivelata perfetta, avevamo tutto per sopperire a tutto e terminiamo nei tempi tra la prima e la seconda bozza a dimostrazione che avevamo chiaro che cosa stavamo facendo e avendo tutto per farcela. La scelta delle Moto si e' rivelata vincente scegliendo mezzi semplici ma affidabili ed eclettici, di non difficile manutenzione e resistenti. La gestione delle Moto come preparazione meccanica di prospettiva premia i ragazzi di Motoway che hanno dimostrato le loro competenze.
La raccolta delle informazioni della documentazione e della parte cartografica tutta e' stata gestita da Franco in maniera precisa, professionale.
Non si improvvisa un viaggio cosi.
Gli unici errori li abbiamo commessi noi riuscendo pero' sempre a venirne fuori in modo da poter arrivare.
Due Vigili del Fuoco a bordo di due vecchie Moto su quella che diventera' la nuova route 66 euroasiatica, senza sponsor, con le sole ferie del proprio lavoro raggiungono la costa russa sul mare del Giappone dopo 35 giorni e 12.838 km.
Chiudiamo a Vladivostok.
Siberia Trip.

14 commenti:

Refrattari ha detto...

bene voi,bene le moto!
grandi ragazzi...è stato un racconto di viaggio così avvincente che è come se fossimo stati lì con voi...con un pò di invidia per non esserci davvero
ora attendiamo il vostro ritorno per i festeggiamenti
un abbraccio
gianfra

Roby ha detto...

Bravi Ragazzi
Sono in linea con quello che dice Gianfranco (a proposito Gianfra non dovresti essere a letto con la febbre? stasera ti voglio in campo ah ah) Una cosa però la devo aggiungere:
" E adesso .....Tornate a lavorare Barbun"

Unknown ha detto...

In miei complimenti per essere arrivati in fondo a questa avventura e stato un piacere poter seguire il tutto qui sul blog !!

Ivan Dommy 74

Forum Dominator

Unknown ha detto...

Applausi, siete stati grandi, da qua si puo' solo immaginare quanto e' lunga la strada per svezzare il Vladivolo... il gusto di essere in campo e non da spettatore e' sempre il meglio,godetevelo.
A noi fateci godere con i dettagli quanto tornate a questa casa.
Ciao

Unknown ha detto...

E per finire....
Vladivostok:
La città contava 594.701 abitanti nel censimento russo del 2002. Nel 2004 gli abitanti erano 590.330.

Dal 1958 al 1991 era consentito soltanto ai cittadini sovietici di vivere o visitare Vladivostok, e anche i cittadini sovietici dovevano ottenere un permesso ufficiale per entrare nella città. Prima della chiusura la comunità cinese e quella coreana erano considerevoli.

Vladivostok ha una delle più grandi comunità armene della Russia orientale.

La linea ferroviaria Transiberiana fu costruita per collegare Vladivostok, il primo porto russo nel Pacifico, con la Russia europea. Ultimata nel 1905, la linea unisce Vladivostok a Mosca. Una parte della ferrovia, nota come la Linea cinese orientale, attraversa la Cina e passa attraverso Harbin. In seguito fu realizzata una linea settentrionale, che fu mantenuta nel territorio della Russia.

La linea ferroviaria che collega la città a Mosca è lunga 9.302 km.
La distanza in linea d'aria da Mosca è di 6.430 km, quella da Bangkok di 5.600 km, quella da San Francisco di 8.400 km, quella da Seul di 750 km, quella da Tokyo di 1.050 km, quella da Pechino di 1.331 km.

Nino ha detto...

Campioni del mondo! Campioni del mondo! Campioni del mondo! Campioni del mondo!..... emozioni, sensazioni e lacrime agli occhi che anche chi non ama particolarmente il calcio può comprendere: un linguaggio universale che in questo momento, proprio adesso, mi consente di abbracciarti/vi anche a migliaia di km di distanza e di gioire con voi come dopo un un gran goal, un'importante vittoria, una fantastica concquista. Bella lì, Giò, bella partita.... Bene voi e bene noi.

simonamaffy ha detto...

GRANDE GIO!!!!
Ci rivediamo alla festa dei 40 per ascoltare il resoconto dal vero (chissà quante volte ancora dovrai raccontare questo viaggio!)
Bacio Simona

Claudio ha detto...

Spero di leggere ancora di voi e del vostro bellissimo viaggio.

Un abbraccio

Claudio.

emely ha detto...

se un sogno hai realizzato
una fata hai salvato...

(ci credi nelle fate!!)

-dedicato a chi ci crede-

bravi.
un bel bacio in fronte a tutti e due

L ha detto...

ti voglio bene cugino

Teresa delle Magie ha detto...

Vi ho seguito in 'silenzio' fin qui.
Commossa, bravi ragazzi.

elisabettabucciarelli ha detto...

GRANDI!!!
BACI TANTI
Betta

marcob ha detto...

Caro Gio,
siete stati grandi!
Non solo per il viaggio che avete fatto,
ma per come lo avete fatto:
percorso di strade e percorso interiore.
Mille auguri di buon compleanno!
mariarosa marco

BellaBaù ha detto...

Grandissimo Cugino Giò! Non avevo dubbi che ce l'avreste fatta. Per chi ama viaggiare in moto come tutti noi motociclisti, devo dire che ciò che avete fatto è stupendo. Oltretutto hai raccontato tutto in modo da far fare questo viaggio anche a noi.
Ora devi scegliere se continuare a fare il vigile del fuoco o iniziare la carriera di scrittore! ;-))

Congratulazioni a tutti e due.

Cugino Massimo