martedì 6 maggio 2008

7 Maggio ottavo giorno

Siamo fermi a Kursk.
Non e' ancora arrivato niente ne' da S.Pietroburgo ne' tantomeno dalla polizia locale che ha rimandato Steven ad oggi per il ritiro del foglio della denuncia.
Nevica.
L'importante e' che non rimanga a terra e non ghiacci.
Stamattina pallamano femminile russa alla televisione, un classico dei paesi dell'est che aveva fatto breccia ad est di Milano negli anni '80 quando il professor Pugliese (insegnante di educazione fisica) fondo' nella scuola media del quartiere Forlanini la "polisportiva Ferrarin" che negli anni fu portata fino alla serie B dai ragazzi del quartiere. In primavera radunava i giovani intorno al campo della scuola per seguire partite che avrebbero dovuto essere ricordate con delle targhe tipo L'Azteca '70 !
Quel Professore e le squadrette del circondario fecero un bel lavoro sociale negli anni in cui l'eroina fece la comparsa nelle periferie delle grandi citta', impreparate.
Qui' studiano il tedesco come seconda lingua nelle scuole e la mattina servono spaghetti a colazione senza pero' dare un bicchiere d'acqua che si deve chiedere e che si paga a parte.
Fumano ovunque e naturalmente nei locali esibendo dentature d'oro massiccio.
A Kursk vige l'ora di Mosca alla quale ci siamo adeguati a fatica, 2 ore avanti rispetto Milano.
Abbiamo cambiato a 36.65 con commissione quasi a zero. Un buon cambio.
Il ritardo accumulato e' accettabile.
16:30
I documenti sono arrivati e la denuncia anche (c'e' un posto al mondo dove la burocrazia e' peggio della nostra) . Non nevischia piu' anche se il freddo e' pungente come a gennaio per noi. Ho guardato il link delle temperature e sembra che via di qui' sia piu' caldo ovunque arrivando intorno ai 20 gradi di Penza.
Partiamo domani, l'idea e' di andare via entro le 8.30 e in generale di riprendere le abitudini indiane con sveglia presto e giornate di viaggio ad una velocita' bassa e costante per risparmiare le Moto ma sommare Km.
Siamo curiosi di superare il Volga e gli Urali e contenti di scrollarci di dosso questa citta' e le menate annesse.
Bene noi, bene le Moto.

7 commenti:

Gianpaolo ha detto...

riciao novello Marco Polo...ti ricordiamo sempre zio Paolo, zia Lisa GIorgietto il Grande

elisabettabucciarelli ha detto...

Allora, vorrei saperti libero che segui il tuo sogno, è così che ti immagino sempre. Francesco dice che lo zio Giovanni viaggia a lungo e poi ritorna.
Ecco. Speriamo siate riusciti a partire...
abbraccio
Betta

Eligor ha detto...

Siete dei grandiiiiiii...
ho scoperto ieri il vostro blog e vi assicurò lo seguirò giorno per giorno. Cosa darei per essere lì in moto con voi :-)
In bocca al lupo di cuore.

simonamaffy ha detto...

Ciao Gio!!!
Ho saputo ieri da Ari del blog: ti seguo col pensiero... mi sembra di rileggere "Buonanotte Sig. Lenin!" di Terzani!
Grandi! Buon viaggio...

Ari ha detto...

Amico Gio!
Qui Ari, tornata dall'Acacus libico...viele Grusse, susse Acakusse! Il deserto è sempre magico...qui ci sono troppi muri...godetevi gli spazi liberi che vi troverete a percorrere!
Con calma leggerò i tuoi resoconti, intanto un abbraccio grande!!!

L ha detto...

Pompieri, portatemi un insetto dagli Urali.

Marisa ha detto...

Ma il Giovanni che sfreccia con la sua moto è il bellissimo barista che lavorava alla Trattoria Belvedere di Statto in provincia di Piacenza? Sei un grande!