lunedì 12 maggio 2008

12 Maggio tredicesimo giorno

Buona primavera, per chi vola non c'e' frontiera.. ci sono i Phoo al Dolce Vita di Igor stasera.
Ci viene a prendere al ritrovo di motociclisti dove siamo per salutare Costa, la voce degli italiani che tentano l'impresa deve essersi sparsa. Parla italiano ci punta subito dice che e' tardi ma ha tenuto il ristorante aperto e ci porta a cena non prima di aver guardato le Moto e di aver tirato fuori un po' di ammirazione che sembra non poter essere da lui. Guida un Goldwind nuovo di zecca e ci porta in un posto che non e' un ristorante ma un ristorante con sopra un centro di negozi di marca italiana, Zegna ed altri. E' tutto suo, ex Armata Rossa da ormai 15 anni fa affari con l'Italia guarda caso con Verona e Vicenza, parla del lago di garda dell'Italia di Berlusconi degli americani dell'Afganistan della Serbia delle differenze tra il nostro meridione ed il nostro settentrione. Ma l'attenzione se la e' meritata all'inizio della cena quando dice che l'eta' migliore di un Uomo e' da 40 ai 50 dopo aver passato quella dai 38 ai 42 quando convivono due realta' quella del ragazzo che vede solo il futuro e quella dell'uomo che e' pronto per prendersi le sue responsabilita'. Il momento peggiore.
Fa stappare un Amarone, lo seguira' un Barolo che faranno compagnia ad un carpaccio, a tagliatelle ai funghi, ad una costata anticipata da un sorbetto alla fragola. Chiudiamo con espresso e grappa Sassicaia. Igor ha capito lo spirito del viaggio, lo rispetta.
Lo incontreremo a Milano piu' avanti e magari passera' ad assaggiare matriciana e pollo al vino di Piazzale Martini.
La mattinata passa tra internet, manutenzione Moto e concessionario dove compriamo la falsamaglia, lo specchietto e facciamo provare le Moto al meccanico che prende atto dei problemi delle stesse dicendosi pero' fiducioso.
Nel pomeriggio Costa ci porta a fare le foto sul punto in cui viene segnato il confine tra Europa ed Asia e la Chiesa sorta nel punto in cui giustiziarono lo Zar e la sua famiglia. Costa guida una BMW 750i col baule elettrico e tutta un'altra serie di cose che non ho mai visto e sulla strada per il punto di confine incita gli amici in Moto a fare impennate allucinanti ad una velocita' troppo elevata e lo fa sporegendo la mano col dorso rovesciato fuori dal finestrino e tirando su indice e medio.
Il resto della serata e' gia' scritto.
Domani sveglia con calma e partenza per Tjumen.
Bene noi, bene le Moto.

11 commenti:

Unknown ha detto...

Tjumen' (anche traslitterato come Tyumen o Tjumen)

La città è uno dei più antichi insediamenti russi nella Siberia, risalendo al 1586; fu fondata dall'esercito russo, capitanato da Ermak Timofeevič sul sito di una preesistente città tatara. Nei due secoli successivi, Tjumen conobbe prosperità derivante dal commercio, essendo la città sulla via di transito per la Cina, l'Asia Centrale e la Persia; nel 1763 aveva circa 7.000 abitanti. Nel 1885 la città venne raggiunta dalla Transiberiana.

A partire dagli anni trenta la città ha conosciuto un notevole sviluppo industriale: venivano prodotti, nelle fabbriche impiantate dal governo di Stalin, navi, mobili, abbigliamento.

Al 1948 risale la scoperta di consistenti riserve di petrolio nella regione; a partire da una decina di anni dopo, quindi, l'industria estrattiva e di raffinazione divenne la base economica di Tjumen'. Ai nostri giorni, la situazione non è cambiata, e il petrolio continua ad essere la ragione della prosperità della città.
(FONTE WIKIPEDIA)

Unknown ha detto...

Un forte abbraccio ai motociclisti che hanno superato la barriera degli Urali entrando effettivamente in ASIA, nella Grande Asia.
Come si diceva al Feltri
"SVEZZA LO IONICO".

elisabettabucciarelli ha detto...

Oh bene, finalmente una pagina che fa sognare anche da qui. A proposito qui fa caldo, sta scoppiando l'estate. Ieri grande giorno: primo allenamento di Francesco con la Scarioni, e sai chi era l'allenatore? Il mitico Prati! Scarpette chiodate Nike numero 29. Devi vederlo Gio!!!
Ti pensiamo tanto. Ti bacio.
Betta

Refrattari ha detto...

Ciao Giò, le mitiche magliette giallo e nero stanno per riprendere aria; manchi solo tu...soprattutto alla Elena e sai perchè!
Noi vi seguiamo sempre cercando di immaginare dove siete e come affrontate ogni giornata.
Certo mi piacerebbe essere con voi...

Ari ha detto...

Ciao Giovannino!
Mi fate sognare! Sì, questo è l'anno dell'Asia Centrale....Seguirò le orme tracciate da voi pionieri delle grandi traversate... Ma prima ci vediamo alla cena delle tre età e facciamo il festone dei 40!!!!
Vi seguo col cuore e col pensiero.
Besitosssss, Ari

Alan ha detto...

ciao piastra sono sempre più colpito dalla sensibilità che stai dimostrando...sei troppo il migliore. non vedo l'ora di vedere le foto che avete fatto. buon viaggio

simonamaffy ha detto...

A proposito di foto: voglio partecipare anch'io alla cenetta di piazzale Martini che organizzerete tu-Ari-Ciri al tuo ritorno!!!
(Sfacciato autoinvito)
Baci!
Simona

Unknown ha detto...

Novosibirsk fu fondata nel 1893 in corrispondenza del luogo di costruzione di un nuovo ponte ferroviario sul fiume Ob. All’inizio la cittadina era chiamata Aleksandrovskij, in onore dello zar Alessandro III. Dal 1895 il nome della cittadina cambiò e divenne Novonikolaevskij, in onore del nuovo zar Nicola II. Nel 1903 ricevé lo status di città e nel 1925 il nome Novonikolaevsk fu sostituito con Novosibirsk.

Sul territorio della futura Novosibirsk si trovavano 3 villagi e 22 paesi: Grande e Piccolo Krivosciokovo, Perovo, Vertkovo, Bugrý, Ierestnaia, Mociscienskaia, Recikunovka, Nuovo-Lugovskaia, Bariscevo, Izdrevaia, Ust-Inia e altri.

Negli anni della guerra a Novosibirsk sono confluite più di 50 grosse imprese sgombrate dalla parte europea del paese: la fabbrica di stagno, la fabbrica "Pressa idraulica di macchine pesanti", metallurgica, di elettrico a vuoto, di macchine di costruzione, chimica, chimico-farmaceutica, di cioccolato e altre, che hanno permesso alla città di divenire una grande città moderna.

Novosibirsk è la prima città in Siberia (e quarta in Russia), in cui è stato costruito un metrò (nel gennaio 1986), con un ponte lungo 2120 metri . Attualmente sono funzionanti 12 stazioni.

BellaBaù ha detto...

Grande Giò, ho aspettato un po' e poi me lo sono letto tutto d'un fiato, ora aspetto aggiornamenti futuri. Devo dire che fino ad ora sei meglio di Terzani! keep going.
Cugino Max

P.S. Ne approfitto per salutare alcuni appartenenti ai refrattari oltre alla mia "cuginetta" Betta.

L ha detto...

Direi che con la complicità di chi so io potreste tentare il colpaccio, e una volta tornati metter giù un libercolo con poche foto e tante lettere con svolazzi: pensa, una cronaca unica e senza censure. WEH !

elisabettabucciarelli ha detto...

Ciao Gio, ho saputo del furto. Attrezzi e medicinali. su coraggio, ricomprare tutto e avanti! Succede, finestrino rotto in Spagna e taglio delle gomme in Ungheria.
Bacio grande e aspetto notizie
Betta