martedì 3 giugno 2008

31 Maggio trentaduesimo giorno

Oggi restiamo a Blagoveschenk siamo a pranzo da Slava e la sua famiglia. Hanno un bell'appartamento in una zona di caseggiati dell'epoca sovietica che hanno la caratteristica di essere stati costruiti con cubi di cemento armato prefabbricati e si possono vedere in tutta Europa dell'est da Budapest alla Romania dalle periferie di Praga a Berlino. Dopo il muro, chi ha avuto modo di trovare un lavoro redditizio, ha ristrutturato la casa comprato la macchina e tutto quello che poteva. Siamo proprio in famiglia adesso, siamo dentro una Russia diversa da quelle conosciute fino ad ora e dentro una realta' comune alla nostra tra camera dei bimbi con i giochi la cucina pulita il salotto buono con le foto..la realta' dalla quale tanti ormai scappano perche' ne vedono soltanto i limiti ma di certo una realta' di chi ha voluto un progetto.
Slava lavora in un grande magazzino dove ci sono impiegati con i loro negozi 5000 lavoratori cinesi che passano l'Amur tutti i giorni per lavorare a Blagoveschenk e guadagnare qualcosa in piu' con i russi.
Passiamo il pomeriggio con lui tra internet e i magazzini e compriamo due biciclette per i bambini senza famiglia dai quali il Club andra' domani a portare i regali come fanno i Pompieri di Milano alla befana benefica.
Pomeriggio e sera al Club dove finiamo di sistemare le Moto (devo cambiare anche un raggio della ruota posteriore spezzato) rimontare i bagagli e passare un'altra serata con loro.
La varieta' di Moto presente nel Club e' un segnale preciso, non un caso. Giudicano ogni Moto una Moto senza distinzione di cilindrata marca e modello.
Ci salutiamo con l'appuntamento per domani alle 8 e visto che non vogliono che le Moto corrano rischi le trattengono al Club.
Bene noi, bene le Moto

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