martedì 20 maggio 2008

18 Maggio diciannovesimo giorno

Appena alzati vediamo i lacci tagliati dei bagagli nel parcheggio del piccolo albergo, al riparo dalla strada. Facciamo il punto su cosa manchi di importante di gia' usato e di un utilizzo futuro in funzione dell'arrivo a Vladivostok.
Siamo sopra la regione di Tuva e la sua capitale Erzin, zona di sciamani. Ne parlano la giuda e anche il libro su Rasputin che pare ne avesse parecchie di doti da sciamano anche se utilizzate per scopi suoi personali di potere. Con gli Altaj e il Baykal questa e' l'altra zona che ha , avra', un suo sviluppo economico indipendente dal resto di questa grande regione.
La strada e' parte del racconto della giornata di ieri.
Continuano gli incendi di campi e sottobosco e sulla strada si vedono piu' chiaramente le discariche fumanti di ogni rifiuto. Tutta la giornata di oggi passa sotto una cappa di foschia.
Sentiamo di doverci riposare e rallentare la marcia. Le Moto si sono come allineate nei problemi, entrambe battono in testa e hanno forte rumore di punterie che per fortuna sparisce dopo un quarto d'ora di riscaldamento e hanno frizioni che staccano in fondo. Noi abbiamo problemi alle mani e alla schiena. Abbiamo forse dato troppo in questi giorni senza riposarci (anche per effetto del fuso non appena fermiamo le Moto e ceniamo e' gia' oltre mezzanotte) e rivedendo i parziali 540 500 520 680 570 450 in effetti e' cosi.
Siamo a due terzi del viaggio, abbiamo di fronte due tappe che sembrano abbordabili per Ula Ude e Cita' (1000 km in tutto) poi i 3000 Km finali con la pista infinita per Blagovescensk.
Chiudiamo la giornata seguendo un tassista che ci porta in una ghestiniza ( affittastanze) sovietica al quinto piano di un casermone in un paese che e' a 280 Km da Irkutsk e mettiamo le Moto in un pargheggio custodito da un tizio armato. Oggi come gia' scritto nei parziali abbiamo percorso 450 Km in gran parte fuoristrada.
Bene noi , bene le Moto.

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